Rossini a Lugo

Gioachino Rossini visse a Lugo dal 1802 al 1804. La città conserva numerose testimonianze di questo soggiorno: la casa paterna; l'abitazione dove alloggiò con la famiglia; l'organo sul quale amava esercitarsi; alcuni documenti autografi.
Il periodo lughese segnò una tappa fondamentale nella formazione culturale del giovane Rossini: qui, infatti, alla Scuola dei canonici Malerbi, dove studiò canto, composizione e clavicembalo, ricevette "i primi principi di suono e di canto" ed ebbe la possibilità di conoscere il grande repertorio musicale europeo.
A questo periodo risale anche il suo esordio come compositore con le celebri Sonate a quattro e con il Gloria a tre voci.
La casa dei Rossini è situata in Via Giacomo Rocca 14: di proprietà del nonno, passò nel 1839 a Gioachino. Il musicista non abitò, tuttavia, la casa paterna, affittata ad alcuni parenti, bensì quella ubicata in Via Manfredi 25.
Rossini ebbe comunque a cuore l'abitazione di Via Rocca, restaurata di recente su iniziativa del Lions Club di Lugo, tanto da parlarne sempre con accenti di profondo affetto.
Sulla facciata spicca la lapide apposta in suo onore con epigrafe in latino; l'interno ospita attualmente mostre di arti figurative.
Villa Malerbi, costruita nei primi anni del XIX secolo, costituiva la residenza di campagna dell'omonima famiglia, Giuseppe (1771-1849) e Luigi (1776-1843) erano entrambi musicisti: La loro Scuola era reputata una delle migliori della Romagna; tra gli allievi figurò anche Gioachino Rossini.
Vanta un importante archivio di manoscritti rossiniani, attualmente conservati presso la Biblioteca Trisi, ed il leggìo sul quale Donizetti diresse la prima esecuzione dello Stabat Mater a Bologna.
Opera dell'architetto Francesco Petrocchi, la Chiesa del Carmine, fu ricostruita nella metà del Settecenti, in stile barocco, su una precedente chiesa del 1520, annessa all'attiguo convento carmelitano. Vi si venera S. Ilaro, patrono della città.
Custodisce un famoso organo a canne costruito da Gaetano Callìdo nel 1797, sul quale il giovane Rossini amava esercitarsi. Recentemente vi si sono esibiti celebri solisti europei, tra i quali Gustav Leonhardt.
All'interno della residenza municipale (Rocca estense), nel cosiddetto Salotto Rossini, si possono ammirare: un ritratto ad olio di Anna Guidarini, cantante pesarese, sposatasi con Giuseppe Antonio Rossini nel 1791. Da questo matrimonio nacque Gioachino, il 29 febbraio 1792.
Uno splendido ritratto di Gioachino Rossini. Quadro ad olio eseguito nel 1828 dalla pittrice Haudebourt Lescot: dono dello stesso Rossini alla città di Lugo, custodito nella casa di Maria Alboni, celebre cantante dell'epoca che, alla morte, il 24 luglio 1894, lo mise a disposizione del Comune di Lugo. Si può inoltre ammirare un ritratto ad olio di Giuseppe Antonio Rossini, padre del maestro, nato a Lugo il 3 ottobre 1758. Sia questo ritratto che quello della madre, sono gli unici esistenti, e furono donati al Municipio di Lugo da Olympe Pèlissier, seconda moglie del Maestro.
Nel salotto Rossini si possono inoltre ammirare una Lettera autografa del compositore (datata 1 febbraio 1844), il quale ringrazia il gonfaloniere per la nomina a consigliere comunale e il Diploma di patriziato lughese concesso al Cav. Gioachino Antonio Rossini, rilasciato dalla Magistratura della città di Lugo il 20 dicembre 1858.
Uno degli ultimi cimeli , è una preziosa locandina, ritrovata nel 2010, che testimonia la presenza in orchestra, e precisamente al cembalo, di Rossini in occasione d'opera La nobiltà delusa, rappresentata al Teatro Rossini nel 1806.